Mercato Saraceno
Mercato Saraceno è ricordato come luogo di mercati fin dai tempi remoti; posta ad un crocevia strategico a metà della Valle del Savio, tutto si ricomprendeva in uno spiazzo per le fiere ed i mercati settimanali, un ponte di legno sul fiume e un grande molino, ancor oggi funzionante. Dalla famiglia degli Onesti, la cittadina passò poi agli arcivescovi di Ravenna che la tennero fino ai primi anni del XIX secolo. La zona è stata storicamente importante come centro per l’estrazione dello zolfo e del gesso, anche se ha sempre prevalso l’attività agricola, settore ben vivo e presente ancora oggi.
Il centro storico di Mercato Saraceno è in stretta simbiosi col suo fiume: articolata su tre terrazzi, ricompresa in una ardita ansa caratterizzata dalla spettacolare, profonda rupe: uno spettacolo naturale ed urbanistico.
Luoghi ed Opere da vedere
- Pieve di Monte Sorbo: in un contesto di incantevole serenità, a 7 chilometri dal centro cittadino, difficilmente databile, è comunque antichissima; nella muratura si notano frammenti scultorei del VI, VIII e IX secolo
- Palazzo Dolcini: opera del 1924 in stile Liberty, con cromatismi tenui e delicati, è oggi teatro e centro culturale polivalente
- Chiesa della Madonna del Ponte Vecchio: sovrastata dalla maestosa rupe, del 1557
- Chiesa parrocchiale: a monte di piazza Mazzini, contiene due opere seicentesche del pittore cesenate C. Serra
All’aria aperta da non perdere
- Cicloturismo: il territorio mercatese è tagliato trasversalmente dal tracciato della “Nove Colli”, nello stupendo ed impegnativo tratto Linaro-Ciola-Mercato S.-Barbotto-Serra, con attraversamento di abitati inerpicati sulle rupi
- Con canoa o kajak: località Montecastello (a sud di Mercato), area attrezzata a picnic e barbecue
- Osservazioni naturalistiche: in Monte Falcino, uccelli rapaci sorvolano i suggestivi calanchi