Dovadola

Forse il nome ha origine latina: duo-Vadora (abitato compreso fra due guadi). Ma oggi Dovadola presenta ancora il vecchio borgo fiorentino a topografia ortogonale compreso tra il letto del fiume ed il castello dei Conti Guidi (la “Roccaccia”,XII sec.), che sorge sopra ad una rupe emergente dal fondovalle; munito di torre e di rocca è un pregevole esempio di architettura medioevale: Zona del tartufo bianco di Romagna (Tuber magnatum), Dovadola vive nei week-end di ottobre la sagra clou. Nella chiesetta dell’Eremo Santuario di Montepaolo, (dove nel 1221 S.Antonio da Padova sostò per molti mesi in preghiera dentro ad una grotta) è stata portata da Padova una reliquia prelevata dal corpo del Santo.

Luoghi ed Opere da vedere

  • La “murata” cittadina, di impronta fiorentina, cui si accede per l’arco sotto alla torre civica
  • L’Abbazia di S.Andrea, ad un chilometro dal centro, fondata da monaci cluniacensi nel XII secolo
  • Fondazione Benedetta Bianchi Porro: opere di pittori e scultori, in testimonianza dell’esistenza della dovadolese Benedetta, per la quale è in corso la causa di beatificazione (spoglie mortali nell’Abbazia di S.Andrea)

All’aria aperta da non perdere

  • Passeggiate e camminate sulle alture del Montepaolo, zona dell’Eremo (bellissimi panorami)
  • Visita all’Eremo di Montepaolo si sale in una zona verdeggiante e solitaria, sito vocato alla meditazione. C’è il “Sentiero della Speranza” e si può visitare la grotta dove pregò S.Antonio, evangelizzatore francescano delle terre di Romagna

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